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Le sfumature della tecnologia

da 23 Feb 2016Culture, Presente0 commenti

TECNIn quasi ogni famiglia oggi sono presenti più dispositivi multimediali, smartphone, tablet, computer, e spesso ormai quasi ogni bambino ne ha uno proprio o può utilizzare quelli presenti in casa.

Ogni dispositivo multimediale può essere infatti un ottimo passatempo istruttivo per i bambini, perchè può stimolare la loro manualità attraverso il touch, farli divertire imparando con giochi fatti apposta per loro e farli rilassare con personaggi di cartoni animati che a loro piacciono. Negli ultimi modelli di smartphone, infatti, possiamo notare che le case sviluppatrici hanno aggiunto una nuova funzione chiamata “Modalità bambino”, proprio per avvicinare i piccoli a questo nuovo, immenso mondo della tecnologia.Questo aspetto può essere anche visto con gli occhi dei genitori, che possono usare questi dispositivi, per esempio, per far smettere di piangere il bambino tranquillizzandolo dandogli in mano il proprio smartphone per farlo giocare o solo per attirare la sua attenzione sullo schermo; oppure quando i genitori sono indaffarati e hanno bisogno di tenere occupati i propri bambini facendogli vedere qualche film o qualche cartone animato.

La multimedialità offre ai bambini un’opzione per divertirsi agendo con suoni, animazioni, immagini e insegna a effettuare scelte. I bambini dunque, non impareranno più solo leggendo, ma ascoltando, vedendo, provando e allo stesso tempo giocando! Per questo è importante introdurre queste nuove tecnologie fin dalla scuola dell’infanzia, dove i bambini, anche se non alfabetizzati, riconosceranno facilmente suoni e immagini.

Fino a ora abbiamo parlato dei pro ad avvicinare un bambino nel mondo della tecnologia, ma possiamo trovare anche molti contro.

Un sondaggio dimostra che negli US il 36% dei bambini con meno di un anno di età hanno utilizzato un touchscreen, il 15% ha utilizzato app mentre il 52% ha guardato un film o altro su un dispositivo mobile.

Da un altro sondaggio, invece, risulta che in Australia il 68% delle persone di età compresa tra i 3 e i 17 anni passino in media 21 ore e 48 minuti alla settimana davanti a uno smartphone (il che significa che quasi un giorno intero alla settimana viene passato con gli occhi “incollati” a uno smartphone utilizzando app, messaggi e altro).

Medici e psicologi consigliano infatti di non comprare uno smartphone ai bambini di età inferiore i 12 – 13 anni.

La domanda principale che ci viene in mente ora di sicuro è: “Perchè preoccuparsi se bambini e adolescenti stanno molto tempo davanti a uno smartphone e/o tablet?”.

La spiegazione principale è che stiamo parlando di soggetti in fase di sviluppo, quindi il loro cervello assorbe ogni cosa che gli viene messa davanti, quindi oltre a imparare cose buone, potrebbero vedere qualcosa di meno buono e assimilarlo nella loro mente allo stesso modo.

Oltre a danni psicologici possiamo anche trovare danni fisici e comportamentali nel troppo utilizzo di questi dispositivi:

▪ Uno dei primi, e dei più gravi è sicuramente il danneggiamento della retina oculare, causato dalla troppa esposizione alle luci blu tipicamente emesse dai dispositivi dotati di touchscreen.

▪ In secondo posto, ma non per ordine di gravità, troviamo la difficoltà nel socializzare, data dal troppo utilizzo di social network che fanno evitare ai bambini e adolesscenti di uscire per parlare e discutere con i propri amici e simili.

Ovviamente questi non sono tutti gli utilizzi e i pericoli che un bambino può trovare con uno smartphone e/o tablet, ma sono i principali e i più comuni. Non dimentichiamo però il ruolo fondamentale dei genitori che, proprio per evitare queste situazioni, devono accompagnare e aiutare i propri figli a scoprire questo mondo in modo sicuro per insegnargli correttamente a usare Internet e questi dispositivi.

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