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Bulli e Pupe: ragazzi che faticano a crescere!

da 16 Dic 2014Presente0 commenti

image3“È facile prendersela con i più deboli. E se domani il più debole fossi tu?”

Il bullismo, e ultimamente anche il cyber-bullismo, sono fenomeni molto diffusi, soprattutto tra i ragazzi compresi fra i 12 e i 18 anni; molte persone prendono con leggerezza questo tema, ma nessuno comprende quanto un ragazzo possa stare male se vittima di scherzi e prese in giro molto pesanti.
Tutto questo però può essere fermato! Se ognuno di noi assiste a un atto di bullismo, oppure ne è lui stesso la vittima, deve avere la forza di denunciare tutto a un adulto o a qualsiasi persona possa essere di aiuto.
Proprio per questo, durante l’anno scolastico 2013/2014, nell’Istituto Leon Battista Alberti di Roma, si è svolto il progetto del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, intitolato “Bulli e Pupe: ragazzi che faticano a crescere”; tale progetto ha coinvolto tutte le classi prime e seconde dell’istituto.
Durante i quattro incontri svolti nella scuola, un gruppo di psicologi ha lavorato, con i singli gruppi-classe, su cinque punti fondamentali, ovvero:
– individuare e affrontare i fattori che provocano atteggiamenti di “abuso di potere” tra gli studenti;
– prevenire episodi di bullismo, cyber-bullismo e di discriminazione:
– individuare e affrontare episodi di bullismo all’interno della scuola;
– contrastare i fenomeni di bullismo;
– promuovere la solidarietà e la non discriminazione tra gli studenti.
In ogni incontro si sono creati dibattiti costruttivi su cos’è per gli studenti il bullismo e su come bisogna affrontarlo, e questo ha reso partecipe tutti in modo attivo e produttivo.
Il progetto, oltre a essere rivolto agli studenti, che tramite questionari, dibattiti e giochi si sono potuti confrontare sulle tematiche prima elencate, ha reso partecipe anche le famiglie e i docenti, che hanno il compito di creare un rapporto di fiducia con i propri figli o alunni, stimolandoli ad avere maggiore attenzione per quanto riguarda gli episodi di bullismo.
Al termine degli incontri con ogni gruppo classe, i referenti del progetto hanno scelto due o tre ragazzi per classe che, nel corso dell’anno passato e in quello corrente, formeranno un “gruppo leader” che porterà avanti il progetto creando un cortometraggio inerente al bullismo.
Questo progetto ha avuto un impatto notevole nella scuola, perché molto spesso è proprio lì che si verificano i maggior atti di bullismo, infatti l’obbiettivo principale del progetto è proprio quello di far capire agli studenti che un semplice scherzo o una piccola presa in giorno può diventare con poco un atto di bullismo, e quindi prima di fare o dire qualcosa è meglio usare la testa!

Chiara Ceppari

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