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Fabrizio De André – Principe Libero (2018) – La recensione

da 12 Feb 2018Culture0 commenti

Luca Facchini, laureato in regia alla Tisch School of the Arts della New York University degli Stati Uniti, sbarca in Italia con “Principe Libero”, film biografico che racconta la vita del cantautore italiano Fabrizio De André.

La pellicola inizia con il rapimento di Fabrizio De André e Dori Ghezzi, interpretati da Luca Marinelli e Valentina Bellè, avvenuto nella loro dimora sarda nel 1979. La narrazione continua con un salto temporale che ci riporta negli anni dell’adolescenza di Fabrizio, mostrandoci il suo lato ribelle. Stanco delle pressioni da parte del padre per gli studi alla facoltà di giurisprudenza, decide di dedicarsi solo alla scrittura della musica. Tra un bicchiere di vino e l’altro, e una sigaretta di troppo, diventa uno degli autori più in voga di quel periodo, arrivando a scrivere canzoni in gara al noto festival di Sanremo per la cantante Mina. Dopo svariate chiacchiere con familiari, amici e produttori, si butta in una nuova avventura: cantare dal vivo le proprie canzoni davanti un pubblico vero e proprio. Fabrizio si impersonifica nei suoi testi con la paura di uscire allo scoperto e sembrare scialbo, data la grandezza di altri cantautori, ma nonostante ciò riesce a far emozionare tutte le persone attorno a lui.

Il regista rende il personaggio di Fabrizio De André vero, senza ricostruzioni o screpolature. Nei panni del cantautore troviamo lo splendido Luca Marinelli, reduce dal suo ultimo film candidato al concorso Alice nella Città del Festival del Cinema di Roma, “Una Questione Privata” dei fratelli Taviani. Marinelli, 33 anni ma già nell’olimpo del cinema italiano, interpreta in modo sublime il personaggio di Fabrizio De André, raccontando la vita del “principe libero” dagli inizi della sua passione per la chitarra fino all’apice della sua carriera, in cui diverrà uno degli artisti più importanti della musica italiana. Lo stesso Marinelli è anche interprete di tutte le canzoni di De Andrè durante l’intera pellicola.
Nei panni di Dori, invece, troviamo la bravissima Valentina Bellè. I due attori, per giunta, hanno già lavorato assieme (Una questione privata) e hanno un certo feeling lavorativo che si riflette nelle loro interpretazioni.

Il film ha riscosso così tanto successo nelle giornate del 23 e 24 gennaio che è stato deciso di prolungare la proiezione di altre sette giornate, prima della messa in onda in prima serata del 13 e 14 febbraio su Rai 1.

Se avete la possibilità di vederlo, fatelo, non ve ne pentirete. Certo, sono tre ore di film, ma vi terrà incollati alla televisione, mostrandovi i retroscena di uno degli artisti italiani più importanti della storia.

 

 

Claudio Bonifacio
Valentina Bruni

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