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#ijf19 – Intervista a Paolo Rumiz

da 10 Apr 2019Culture, ijf0 commenti

Paolo Rumiz ha presentato “Il filo infinito“, il suo nuovo libro, in uno dei panel conclusivi del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. Il discorso si è concentrato sul ruolo che i monasteri e le abbazie benedettine hanno avuto nella rinascita dell’Europa dallo stato disastroso in cui versava dopo la caduta dell’impero romano d’occidente. I monaci benedettini dell’Appennino infatti riuscirono a placare quella forza distruttiva che erano i barbari. L’organizzazione e l’ordine degli ambienti religiosi sorpresero la gente barbarica. L’accoglienza non-violenta dei monaci era una novità per questi selvaggi. L’armonia dei canti gregoriani recitati all’unisono aveva un sapore mistico. I monaci cristianizzarono e civilizzarono i barbari con la semplice forza dell’esempio, aiutando l’Europa nel suo momento peggiore.

E da dove se non dall’Appennino, un mondo duro, abituato da millenni a risorgere dopo ogni terremoto, poteva venire questa portentosa spinta alla ricostruzione dell’Europa?

Paolo Rumiz

Ecco la nostra intervista a Paolo Rumiz.

Jonathan La Noce

Jonathan La Noce

Studente dell'IIS Rossellini. Poche cose da dire & poca voglia di dirle.

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