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La complessa semplicità dell’essere Gervais

da 16 Mar 2019Culture, Presente0 commenti

Il cinico comico britannico Ricky Gervais, simbolo del black humor, torna a far parlare di sé con “After life”, una serie targata Netflix composta da sei episodi di circa 30 minuti ciascuno.

La storia vede come protagonista Tony, un uomo devastato dalla morte della moglie, convinto di essere destinato al suicidio e di esser per questo autorizzato a dire e fare qualsiasi cosa gli passi per la testa, senza tener conto delle emozioni altrui.

Gervais, oltre a interpretare il protagonista, è anche lo sceneggiatore, il regista e l’ideatore della serie. L’opera quindi è interamente figlia della mente dello showman inglese. Stavolta Gervais è riuscito a regalare al pubblico qualcosa di diverso, qualcosa di più umano, anche se non mancano le battute sarcastiche e non manca appunto il cinismo che l’ha reso celebre in tutto il mondo. Ciò che rende la serie unica è proprio il suo protagonista, con i suoi demoni interiori e la ricerca della sua umanità, persa dopo la morte della moglie.

I personaggi secondari sono scritti egregiamente e ognuno di loro, che sia una “professionista del sesso” o un tossicodipendente, a modo suo, cambierà la vita di Tony, e forse lo farà tornare a vivere. Gli amanti di Harry Potter verranno colpiti da un attacco di nostalgia nel ritrovare sullo schermo l’attore David Bradley, noto per aver interpretato Gazza, l’inquietante guardiano di Hogwarts, nel ruolo del padre di Tony.

Altro punto di forza della serie è la sua straordinaria semplicità, che si rispecchia anche nella breve durata dei 6 episodi. L’opera riesce, con poco, a dimostrarsi innovativa rispetto alle numerose e banali commedie americane, merito del grande talento nella scrittura del cinico intrattenitore britannico. Ma questa serie ha permesso di conoscere un nuovo lato di Ricky Gervais, più profondo e umano, dimostrando che, prima di voler cambiare il mondo, è necessario cambiare se stessi.

Lo showman si è detto aperto alla realizzazione di una seconda stagione di After life, affermando che si è letteralmente innamorato dei suoi personaggi. Aggiunge inoltre che le idee non gli mancano e che Tony potrebbe tornare più cinico che mai, e magari anche con un pizzico di umanità in più.

                                               Riccardo Mariani

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