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Studenti e professori, rispetto a chi?

da 12 Mag 2018Culture, Presente0 commenti

Secondo noi giovani che cos’è il rispetto e come possiamo dimostrarlo ai nostri docenti? Queste domande mi sono sorte spontanee leggendo le assurde notizie riguardo ciò che è successo circa un mese fa a Lucca, dove dei ragazzi studenti di scuola superiore come noi hanno minacciato violentemente un professore durante una lezione in classe. Il tutto è stato ripreso con il cellulare e postato sui social network. Il caso è subito scoppiato e qualche giorno dopo il consiglio di classe ha deciso di punire con la bocciatura diretta tre studenti. Inoltre, la magistratura ha aperto un’indagine che ha portato al sequestro di oggetti personali dei ragazzi e alla perquisizione nelle loro abitazioni.

Riflettendoci, quello che mi fa più pensare è cosa realmente sia scattato nella testa dei nostri coetanei che può averli portati a compiere quelle azioni, come se avessero perso qualunque riferimento per ciò che riguarda la normale convivenza comune. Un comportamento simile è così negativo che in qualche modo coinvolge tutti noi giovani, un’intera generazione che potrebbe essere paragonata a quei quattro cretini (per non usare altri termini) che hanno commesso quelle violenze. Certamente, nessuno di noi, in teoria, farebbe una cosa del genere, ma qualcuno tra gli adulti, che siano professori o genitori, può pensare che siamo tutti uguali e che quindi tutti saremmo capaci di avere questo comportamento.

Credo che lo sforzo che dobbiamo fare sia importante: il nostro “comportarci bene” dovrà essere anche superiore alla norma, per poterci difendere da comportamenti di questo tipo, anche se fatti da una piccolissima minoranza, che possono portare poi a generalizzazioni sbagliate.

Ricordiamoci sempre che i nostri insegnanti, anche se alle volte non abbiamo questa impressione, sono lì per noi e la loro competenza e dedizione dovrà essere sempre rispettata con il massimo dell’educazione, mantenendo un comportamento civile e maturo. Certamente la scuola è “scuola” anche per la nostra vita quotidiana lontana dai banchi; il rispetto deve esserci sempre e per tutti, dai bambini agli anziani, e ci aiuterà a contribuire in positivo per una società che ha tanto bisogno di migliorare.

Eleonora Baffigi

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