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Scriviamo cose, intervistiamo gente

Ci sei o ci fai?

da 12 Mag 2014Culture, Presente3 commenti

Lucignolo 2.0 Logo CMYK

Avete mai sentito parlare di “manipolazione delle informazioni”? Oppure è la prima volta?

Io non conoscevo il significato di queste parole, ma dopo essere venuta a conoscenzadi ciò che sta succedendo in questo periodo in tv, sono riuscita a capire meglio il loro significato.

La televisione non è più uno strumento di informazione, ma è diventato l’intrattenimento d’eccellenza, con i cartoni animati, i film, le pubblicità e i programmi di “informazione”. Quest’ultimi sono l’insieme di un lavoro contorto e complesso che ha la finalità di farci vedere quello che vogliono LORO. Queste notizie, a volte surreali, sono trattate e comunicate in un modo che, anche senza nessuna reale prova o fonte autorevole, sembrano vere…

Per esempio, lo scorso dodici gennaio è andato in onda su Italia 1 un servizio di Lucignolo 2.0, dal nome “Insegnanti scandalosi”. Il servizio in questione aveva l’obiettivo di mostrare come molti professori di alcune scuole di Roma, tra cui anche del nostro istituto (Leon Battista Alberti), siano totalmente ignoranti su molti argomenti di storia, attualità e chi più ne ha più ne metta.
Il servizio (della durata di sette minuti circa) iniziava con un accenno a un altro servizio simile, effettuato però alla Scala di Milano. Dopo questa breve introduzione, per i 6 minuti seguenti non veniva mostrato altro che lo stesso “giornalista” mentre poneva delle finte domande, frettolose e incomplete, ai professori che intervistava: spesso addirittura, non soddisfatto della reazione iniziale di questi ultimi, rispondeva anche al loro posto! Quello che il giornalista chiamava “Test della conoscenza” non era altro infatti che una singola affermazione sbagliata dal tono interrogativo, alla quale ai professori non veniva chiesto esplicitamente di rispondere.
Grazie alle magie del montaggio post-produzione, ecco come un insegnante qualificatissimo con anni di esperienza sulle spalle diventava, però, improvvisamente lo zimbello d’italia!

Ormai le compagnie che investono su questo mercato, quello televisivo, basano il loro guadagno sull’audience, facendo girare informazioni non esattamente corrette, provocando un filo di speranza a persone che credono al 100% alla televisione.
Non c’è da stupirsi, dunque, dato che non è la prima volta che un programma Mediaset manda in onda servizi dalla dubbia veridicità: basti ricordare quello delle Iene, nel quale il Metodo Stamina veniva dichiarato assolutamente privo di controindicazioni, mentre ci sono centinaia di testimonianze di persone che a causa di questo metodo hanno avuto gravi problemi di salute.

Le domande che vi poniamo sono queste: secondo voi bisogna credere alla televisione? Qual è la fonte più veritiera che abbiamo a disposizione ai giorni nostri?

Non intendiamo mettere in discussione l’affidabilità dei programmi, ma vogliamo informare in modo “corretto” che la tv è una fonte non sempre attendibile.

Martina Esposito Joel Ramirez Robert Mocanu

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3 Commenti

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