Il videogioco è divertimento, è competizione, è istruzione, è stare insieme con gli amici e con il mondo intero.
Chi di noi ragazzi non ha mai giocato ai videogiochi?Nessuno, ovviamente, e se non ci avete ancora giocato, vi invito a farlo. Personalmente non mi stancherei mai di tenere in mano un controller, perché i videogiochi suscitano inspiegabilmente un senso di sana competizione, soprattutto tra amici. Molte volte mi capita di ripensare alle grandi partite fatte, in passato, per dimostrare chi fosse il più forte.
Queste macchine hanno una strana particolarità: fanno tornare piccoli i più grandi anche per pochi istanti. Di sicuro gli adulti si ricorderanno delle lunghe attese prima di spendere le proprie monetine nelle sale giochi: le partite erano molto più entusiasmanti di quelle di adesso, perchè tutti i ragazzi si stringevano attorno al giocatore, e quando si sentiva una forte musica, tutta la sala si girava verso il videogioco, guardando la leggendaria scritta “Record” apparire sullo schermo. Solo poche persone hanno fatto apparire quella scritta, guadagnandosi il rispetto degli altri.
Oltre a far pensare ai ricordi passati, tuttavia, i videogiochi proiettano le persone nel futuro: molti rappresentano quello che ipoteticamente potrebbe essere il nostro pianeta tra duemila anni. E se davvero fosse così? Se davvero tra duemila anni sul nostro pianeta ci fosse un’apocalisse di zombi e noi fossimo gli unici a sopravvivere? Questo è una scena che, vi posso assicurare, hanno immaginato tutti i videogiocatori del mondo.
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