Ammazzacaffè
Scriviamo cose, intervistiamo gente

Essere all’altezza delle aspettative è sempre stata una cosa a cui soprattutto una ragazza (dico ragazza, ma sono certa che tutti si siano sentiti così), almeno una volta durante il corso della sua vita, ha assistito. 

Sentirsi sempre di non essere abbastanza bella, intelligente, magra, tutto. Niente è mai abbastanza. Ti senti come se dovessi sempre dare il meglio di te, ma tutti sembrano mettertisi contro; come se ci fosse sempre una piccola stanghetta da superare per poter arrivare alla perfezione che, quando si pensa di aver raggiunto, si alza sempre di più. Provi a fare sì che la gente ti apprezzi e ti includa nella loro vita, quando provarci con troppa convinzione ti porterà a credere di non essere mai abbastanza, trasmettendo anche alle persone che ti vedono di essere sbagliata.

E la cosa più triste è che non è così in tutto il mondo. L’Italia, sfortunatamente, è uno tra gli stati in cui i canoni di bellezza sono come delle regole non scritte. Le ragazze cambiano le decisioni, dalle più banali alle più importanti, in base a come potrebbero apparire allo sguardo altrui. È una cosa che col tempo si è radicata all’interno della vita di tutti i giorni, una cosa a cui non è facile fare caso, ma che allo stesso tempo pare essere indispensabile. Vorrei che tutto ciò non esistesse, che il mondo fosse davvero bello perchè vario e non semplicemente una continua comparazione con ogni persona che si incontra. 

Tuttavia, per quanto io sia stufa di tutto questo, non potrò mai cambiare come funziona il mondo. 

Ma la domanda è: secondo quale criterio la donna dal corpo perfetto esiste? E cosa mi fa pensare di avere meno diritto di essere su questa Terra rispetto a qualcuno che secondo me è esteticamente o persino caratterialmente migliore di me? Niente dovrebbe impedirmi di sentirmi perfetta così come sono, eppure la società di oggi ci impedisce di raggiungere questo obiettivo con mezzi che noi inconsapevolmente utilizziamo, inculcando idee che sembrano arrivare da noi, quando in realtà è tutto il contrario. Pubblicità, televisione, social media, scuola, lavoro…ogni dove andiamo ci viene creata un’idea ideale di bellezza, a causa della quale ci sentiamo inconsapevolmente in competizione con le persone che incontriamo ogni giorno. 

Vi potrà sembrare strano, ma sono certa che almeno una volta vi sia capitato di fare un pensiero su qualcuno che nemmeno conoscevate, solo per come sembrava ai vostri occhi. È vero che il detto dice: “non giudicare mai un libro dalla copertina”, però il nostro cervello ormai lo fa automaticamente. Non ci fidiamo delle persone che sembrano essere le più esteticamente propense a farci del male, senza prenderci la briga di conoscerle, quando alla fine le uniche persone che veramente ci feriscono sono quelle che conosciamo da una vita, persino noi stessi. 

Credo che ognuno di noi abbia il diritto di sentirsi bella/o sempre, vestirsi come si sente ogni giorno, senza paura di essere criticata/o da nessuno. Senza quella vocina costante che ti dice “non sei abbastanza”. Sì che siete abbastanza. Ora è arrivato il momento di alzarsi, guardarsi allo specchio e dirselo con convinzione, perché è la verità. 

Perdiamo già abbastanza tempo a dormire e al telefono, ci mancherebbe solo che sprecassimo altre ore, che invece potremmo spendere con le persone che più ci fanno stare bene, a pensare a quanto si è sbagliati. E meglio essere amati da poche persone che “apprezzati” da tante. 

Ricordatevi, che siete rose la cui bellezza non fiorirà di certo grazie all’aiuto delle critiche. Perciò mettetevi in testa che siete voi a dovervi prendere cura di voi stessi, piantare il vostro seme e aspettare che la vostra bellezza interiore fiorisca.

Manfrini Sofia

Sofia Manfrini

Sofia Manfrini

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