Amedeo Modigliani, artista nato a fine 1800, proviene da una famiglia di ebrei sefarditi di Livorno. Sin da giovane, Amedeo dimostrò di avere un’innata passione per il disegno e per le arti. Iniziò a sviluppare uno stile tutt’oggi considerato molto particolare e riconoscibile: si conoscono numerosi ritratti di donne dal viso e forme allungate, per influenza artistica africana, con occhi spenti e pupille vuote.
Sì, esatto: pupille bianche, prive di colori ed emozioni tipiche degli occhi umani.
Questa particolare scelta di “occhi assenti” fu studiata a lungo da chiunque vedesse i quadri di Modigliani, perché dietro l’apparentemente semplice scelta vi è un motivo che tocca la psiche dell’artista.
La sua vita non fu molto semplice, soffrì di gravi malattie che lo costrinsero anche ad abbandonare alcuni rami dell’arte, come la scultura. Inoltre, le condizioni di vita della sua famiglia, che ebbe problemi economici, lo segnarono fin da bambino; condizioni di vita che purtroppo si protrassero per la restante parte della sua vita, accompagnate da uso di droghe e alcool. Tuttavia, viene sempre descritto come un uomo timido, passionale e generoso. Forse l’unico momento nel quale la sua sensibilità umana si mostrava senza vergogna e senza paura di essere colpita, era proprio quando si dedicava all’arte.
Ma perché dipingere proprio gli occhi delle donne vuoti?
Tutti abbiamo sentito almeno una volta la frase: “gli occhi sono lo specchio dell’anima.”
All’unisono poi pensiamo: “Sì, è vero. Nulla è più sincero di uno sguardo.”
Questo perché quando guardi gli occhi di una persona intensamente, come lo fa un artista che vuole dipingere, senza neanche volerlo puoi scorgere emozioni di tutti i tipi: commozione, felicità, rabbia, tristezza, apatia, malinconia.
Per questo motivo si dice che fungono da specchio per l’anima, perché basta guardarli, vedere se si illuminano e come sono le luci all’interno, per capire come sta e cosa pensa quel qualsiasi individuo.
Chiunque fu ritratto da Modigliani afferma come lui scrutava a pieno le persone, forse troppo. Ma nonostante osservasse bene per dipingere fedelmente l’essenza di una persona, si poneva dei blocchi quando toccava agli occhi delle donne.
Voleva dipingere ciò che vedeva con sincerità, non poteva dipingere ciò che non conosceva: non riusciva a conoscere l’anima delle persone che dipingeva, dunque non avrebbe mai potuto delinearne le iridi, così sincere e da specchio.
Alcuni hanno dimostrato come lui si tenesse anche a debita distanza dalle relazioni con le donne, per paura di non riuscire a conoscerne l’anima.
Un giorno fece comunque una promessa. “Dipingerò i tuoi occhi quando conoscerò la tua anima.” E lo disse con la certezza che sarebbe accaduto, prima o poi.
La conoscenza di una donna fu in grado di riformare anche la sua arte. Conobbe Jeanne Hébuterne, più piccola di lui, artista e pittrice.
Jeanne fu l’ultimo grande amore di Modigliani e per lei provava un amore incondizionato, talmente sincero da arrivare e dipingerle le iridi degli occhi.
Per la prima volta Modigliani riuscì ad essere sicuro di conoscere l’anima di una donna.
Incredibile gli effetti dell’amore e dell’affetto provato per altre persone.
Da quel momento i quadri di Modigliani s’illuminarono di una nuova luce: i ritratti di Jeanne erano pieni di essenza umana, perché Modigliani riuscì a vivere e condividere povertà, scontri, difficoltà varie insieme a lei, tanto da essere sicuro di aver conosciuto e amato la sua anima.
La vita di Modigliani fu spezzata dall’aggravarsi della tubercolosi a soli 35 anni. La giovane donna, poi, distrutta dalla morte dell’uomo che amava così tanto, decise di suicidarsi e ricongiungersi con lui.
La vicenda e la carriera artistica di Modigliani fanno riflettere su come l’amore possa portare cambiamenti nella vita di qualcuno. Gli occhi, inoltre, sono forse ciò che di più prezioso e sincero noi tutti possediamo. Quando riesci a guardare fisso una persona e pensare “sì, sento ciò che senti tu.” significa che si è instaurato un legame affettivo così forte da stravolgere la vita.
Gli occhi e l’amore sono qualcosa di tanto intimo e Modigliani è in grado di dimostrarci questo concetto con la sua arte, vera e sincera, come delle iridi piene di emozioni.
Sei riuscita a pieno a far capire ed apprezzare l’arte di Modigliani, articolo eccellente che suscita tanta emozione. Bravissima come sempre.
Lettura scorrevole e argomento molto interessante, anche se abbastanza esteso il modo di scrivere molto vicino al lettore e fluido rende la lettura piacevole e veloce come se si stesse leggendo un piccolo saggio ben scritto, complimenti 😉
Bellissimo articolo,bravissima come sempre!!!