Si parla di povertà quando una persona, una comunità, o tutti gli abitanti di un’intera regione non riescono a procurarsi cibo, acqua, medicine e tutto ciò che serve per vivere una vita normale. Al mondo quasi il 13% della popolazione mondiale vive con meno di 1,90 dollari al giorno; si tratta di circa 15 volte la popolazione italiana, per essere più precisi 902 milioni di persone. Al giorno d’oggi la povertà riguarda tutto il mondo, da nord a sud. A seguire un elenco delle zone più povere del pianeta:
- Africa Subsahariana: 42,7%
- Asia meridionale: 18,8%
- Asia orientale: 7,2%
- America Latina e Caraibi: 5,6%
Fame nel mondo
795 milioni di persone nel mondo non hanno abbastanza cibo. Questo numero è diminuito di 216 milioni dal 1990. La maggioranza delle persone che soffrono la fame vive nei paesi in via di sviluppo, dove il 12,9% soffre di denutrizione. L’Asia è il continente che ha la percentuale maggiore di fame del mondo: circa due terzi della popolazione. In Africa Subsahariana una persona su quattro è denutrita. Ciò, quindi, porta alla morte della metà dei bambini (45%) sotto i cinque anni e per questo un bambino su quattro al mondo soffre di deficit di sviluppo. Il WFP calcola che sono necessari 3,2 miliardi di dollari annuali per raggiungere i 66 milioni di bambini vittime della fame.
Quando parliamo di povertà estrema, pensiamo solitamente ai paesi del Terzo Mondo, ma purtroppo esiste anche il Quarto Mondo, la parte di mondo più povera in assoluto. Secondo la Banca Mondiale, il paese più povero al mondo è Haiti, dove più della metà della popolazione vive con meno di 1 dollari al giorno, mentre circa l’80% del paese vive con meno di 2 dollari. Solo l’11% degli haitiani che vivono nella campagna hanno accesso all’energia,rispetto al 63% di quelli che abitano in città. La Repubblica di Haiti conta un tasso di disoccupazione pari al 40,6%.
In Italia
Nel 2013 il 28,4% dei residenti italiani è a rischio di povertà o esclusione sociale, il 12,6% delle famiglie è in povertà relativa e il 7,9% in povertà assoluta. L’Italia partecipa al progetto con un’indagine sul reddito e le condizioni di vita nelle famiglie, condotta ogni anno dal 2004. Questa indagine si svolge attraverso la realizzazione di interviste a domicilio nell’ambito del progetto EU-SILC, che costituisce una delle principali fonti di dati sulla situazione sociale e sulla diffusione della povertà nei paesi aderenti al progetto.
Ilenia Sbrò
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