Ammazzacaffè
Scriviamo cose, intervistiamo gente

Persona dell’anno 2023

da 23 Feb 2024In primo piano, Visioni0 commenti

Al Liceo Antonio Rosmini di Rovereto, durante le vacanze di Natale, un’insegnante di italiano ha dato come compito ai propri studenti di terza, quello di scrivere un tema su chi per loro sarebbe dovuta essere la persona dell’anno.
Tre studentesse hanno deciso di pubblicare i loro temi.

Naturalmente la persona dell’anno, come ci mostreranno le studentesse, è una scelta basata su criteri poco specifici, quindi ognuno può avere la propria opinione a riguardo.

Tema 1

La prima ragazza, che ha preferito restare anonima, ci presenta “Il presidente Snow” (attenzione spoiler della trilogia cinematografica di hunger games):

Gli “Hunger Games” sono una trilogia sia di film che di libri. 

La protagonista è Katniss Everdeen, una ragazza che vive nel distretto più povero e degradato: il 12.

Ogni anno vengono estratti a sorte 24 giovani (due a distretto) per partecipare agli Hunger Games. Essi sono un gioco di sopravvivenza in cui una persona vive e le altre muoiono. 

Katniss Everdeen si offre come tributo volontario al posto della sorella, che aveva solo 9 anni. 

Come se non avesse abbastanza nemici nei giochi, anche il presidente di Capitol City, Snow, fa di tutto affinché lei non riesca a vincere e non si riesce a capirne il motivo. 

Nella trilogia di film, si vede Katniss sempre come tributo e alla fine, nell’ultimo film, riesce ad ucciderlo e liberare Capitol City. 

Snow era una persona molto spregevole e crudele, non si faceva problemi a sacrificare tutte quelle vite né togliere di mezzo coloro che creavano problemi o intralciavano la sua strada. 

Aveva un comportamento molto astioso specialmente nei confronti della protagonista e avrebbe voluto toglierla di mezzo ma non ha potuto, per via dell’opinione pubblica che invece, stravedeva per lei.

Ora torniamo un attimo indietro nella linea temporale della saga cinematografica.

Nel 2023 è uscito il prequel della trilogia portando molte spiegazioni sull’atteggiamento del presidente nei confronti di Katniss. 

Il prequel è intitolato “La ballata dell’usignolo e del serpente”.

In questo film si vede come inizialmente Snow fosse una persona molto dedita alla famiglia e che volesse fare di tutto per migliorare le condizioni in cui versava il popolo dei distretti. Ci viene mostrato Snow che tenta persino di fermare i giochi. 

Nella linea temporale dei film, all’epoca di Snow, ogni tributo aveva una persona di Capitol su cui fare affidamento e che gli facesse da maestro, e a lui capitò Lucy Gray. Man mano che la storia prosegue tra i due nasce qualcosa.

Ma Snow era attratto anche dal potere, infatti si era candidato come prossimo presidente.

Nel corso della storia, viene mostrato Snow uccidere delle persone  per coprire il misfatto di Lucy che aveva ucciso un uomo che aveva tentato di ucciderlo, così che ciò non si venisse a sapere, sennò la sua carriera politica sarebbe andata in frantumi.

Alla fine, Snow tenta di uccidere anche Lucy, perché pensava che lei lo avesse tradito, dicendo tutto alle autorità. 

Questo, pian piano portò via tutta la sua umanità trasformandolo nel presidente Snow che si incontra nei film con Katniss. 

Tutto ciò ci mostra quanto le persone possano cambiare: Snow era una persona migliore prima di conoscere Lucy e farsi catturare dal vortice di omicidi, bugie ed illegalità. È diventato una persona senza cuore nell’esercito e, tentando di uccidere la ragazza che ama, ha dimostrato quanto le persone siano disposte a fare per il potere e la fama, andando anche contro coloro a cui vogliono bene. 

Tema 2

La seconda studentessa, Maria, ci parla invece di Giulia Cecchettin:

Nel corso di questo 2023 sono stati molti i personaggi che hanno lasciato un segno nella nostra società, sia in maniera positiva che negativa, alcuni facendoci sorridere, altri preoccupandoci, emozionandoci o informandoci. 

Potremmo sicuramente parlare di molte persone ricche e influenti, ma non rappresenterebbero la popolazione media.

C’è però una ragazza che con la sua storia rappresenta molte altre come lei e che con la sua morte ha riacceso dei problemi che passano ancora troppo inosservati e che non sono stati risolti definitivamente.  

Questa persona, che ritengo possa rappresentare al meglio il 2023, è Giulia Cecchettin, una giovane donna vittima di femminicidio.

Giulia è nata a Padova il 5 maggio 2001 dalla madre Monica Camerotto, morta nel 2022 a causa di un tumore, e dal padre Gino Cecchettin. Stava terminando i propri studi in ingegneria biomedica all’Università di Padova quando è morta.

Mancava infatti poco alla sua laurea quando l’11 novembre 2023 è stata uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, all’età di soli 22 anni.

I due avevano cenato in un fast food ed erano partiti in auto con lui alla guida, ma dopo la cena nessuno li ha visti arrivare a casa.

Giulia è stata infatti ritrovata morta il 18 novembre 2023 in seguito a numerose coltellate alla testa e al collo, mentre Filippo, lo stesso giorno, è stato arrestato in Germania, dove era scappato per nascondersi.

Questa vicenda ha coinvolto e interessato tutti gli italiani per diversi motivi.

In primo luogo perché la vittima era una persona normale, una ragazza come molte altre che frequentava l’università, stava per laurearsi e viveva una vita piuttosto tranquilla e questo ha portato molte giovani a immedesimarsi in lei e parecchi genitori a immaginare le proprie figlie venire uccise al posto suo a causa di un ex fidanzato pericoloso. 

Inoltre, il fatto che è stato possibile seguire questa vicenda tramite i telegiornali ora dopo ora ha aumentato il coinvolgimento, poiché la gente era realmente interessata a sapere cosa fosse successo a Giulia, e anche la preoccupazione di trovarla morta aumentava ogni giorno che passava.

Oltre a ciò, questo fatto è avvenuto poco prima della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che cade ogni anno il 25 novembre, e quindi è stato preso come un perfetto esempio di come la lotta al femminicidio sia ancora in corso e la parità di genere non sia stata nemmeno lontanamente raggiunta.

É proprio per gli argomenti che ha portato alla luce e per l’enorme interesse che ha suscitato che ritengo che Giulia Cecchettin sia il vero personaggio dell’anno.

Lei è stata la 104esima di una lunga fila di donne private della loro vita a causa di un maschilismo intrinseco nella nostra società da sempre che non permette tranquillità e sicurezza e quindi, ricordare lei come personaggio dell’anno, aiuterebbe a non dimenticare nemmeno tutte le altre vittime.

Questo anche perché non è vittima solo chi viene uccisa, ma anche chi subisce violenza psicologica, chi viene picchiata e chi è costretta a girare per strada con lo spray al peperoncino in tasca per la paura.

La vicenda di Giulia ha permesso anche di parlare di questo tema nelle scuole, dove molto spesso passava in secondo piano per dedicarsi ad altri problemi; in molti istituti sono infatti state organizzate manifestazioni, discussioni e momenti di silenzio e rumore riguardo la violenza e la parità di genere, permettendo così di aprire maggiormente le menti agli studenti.

Sicuramente ciò che è successo a Giulia è sbagliato e non deve più capitare, quindi ricordarla può forse permettere ad altre donne di stare più attente in futuro e può far riflettere molti uomini.

In conclusione ritengo Giulia Cecchettin adatta al ruolo di personaggio dell’anno poiché può essere d’aiuto alla nostra società per migliorare, e in modo che la sua morte, come quella di tutte le altre donne vittime di femminicidio nel mondo, non sia inutile ma permetta di salvare altre vite in futuro.

Tema 3

La terza ragazza, Erica, ci racconta del personaggio di Barbie, Barbara Millicent Roberts:

Barbara Millicent Roberts, che noi tutti conosciamo come Barbie, è la bambola più venduta di sempre, si stima infatti che ne vengano vendute tre al secondo. 

L’iconico personaggio di Barbie si ispira a una persona realmente esistita.
Infatti, l’imprenditrice Ruth Handler, aveva due figli: Kenneth e Barbara, e si ispirò proprio a quest’ultima per creare la prima Barbie nel 1959. Successivamente, si ispirò a suo figlio Kenneth per creare la versione maschile di Barbie: Ken. 

Ruth Handler voleva creare una bambola diversa dal solito; voleva infatti che Barbie potesse essere “qualsiasi cosa” per dimostrare alle  bambine che potevano realizzare i propri sogni, che però erano tutti diversi fra di loro.
Quindi, per andare in contro al vasto assortimento di figure che le bambine sognavano di  interpretare, iniziò a creare un’ ampia gamma di Barbie che, ad oggi, arrivano a comprendere circa 120 mestieri diverse, tra i quali anche carriere tradizionalmente riservate agli uomini. 

Le varie Barbie inoltre possono avere 35 diverse tonalità di pelle, 97 acconciature diverse e 9 tipi di corporature e, nel 2019, sono state introdotte anche bambole che ritraggono disabilità fisiche permanenti, come una bambola in sedia a rotelle o con una protesi alla gamba, per essere sempre più inclusivi.

Il 2023 è sicuramente stato l’anno del rosa e di Barbie grazie anche all’omonimo film uscito a fine luglio nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.
Questa pellicola ha riscosso un grande successo grazie al suo profondo significato trasmesso in modo leggero e divertente dai personaggi. 

Inoltre, sono stati coinvolti nella creazione delle sceneggiature grandi personaggi del momento, come la famosa regista Greta Gerwig, Margot Robbie (che interpreta Barbie) e Ryan Gosling (che interpreta Ken). Dua Lipa, Billie Eilish e molte altre cantanti di spicco hanno invece registrato la colonna sonora creando un album interamente dedicato a Barbie e al suo film.

Anche i più grandi marchi di moda testimoniano che il 2023 è stato l’anno del rosa e di Barbie, infatti la collezione autunno-inverno di Valentino dell’anno scorso è stata caratterizzata da capi monocromatici fucsia che rimandano subito a Barbie e al film a le   i dedicato. Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, ha definito questa tonalità di rosa il colore dell’amore, della comunità, dell’energia e della libertà. 

Tutti valori che vengono ripresi anche nel film di Barbie che però ne aggiunge altri molto importanti. Infatti, sul finale, la protagonista decide di vivere nel mondo degli umani e non nel mondo rosa e perfetto delle Barbie per far capire quanto sia pericoloso, per adolescenti e adulti, la costante ricerca della perfezione. 

Mentre, durante tutta la durata del film, si parla di quanto sia fondamentale una educazione all’uguaglianza e alla diversità sin da piccoli. 

Queste motivazioni, la popolarità di Barbie e gli ideali che trasmette grazie al film mi hanno spinta a scegliere Barbie come personaggio dell’anno.

Europa Bruna Bresciani

Europa Bruna Bresciani

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ammazzacaffè è un laboratorio di comunicazione digitale che unisce studenti da tutta Italia in uno luogo virtuale dove scoprire, discutere e condividere informazione con uno sguardo sul presente dal futuro.

Altri articoli