Abbiamo svuotato insieme quella casa piena di ricordi. Ogni oggetto che portavamo via custodiva una storia. Lacrime e risate hanno riempito quella casa che adesso se ne sta lì, silenziosa e inerme.
Ci siamo seduti per terra: tutto intorno era vuoto e freddo. Ci siamo raccontati di noi, delle nostre avventure, di quegli anni passati, e ogni sua parola volava via, sbattendo da una parete all’altra di quella casa che tanto ci aveva dato.
Fuori, stormi di rondini attraversavano il cielo, dirigendosi in luoghi diversi, lontano da quel freddo che stava arrivando. Siamo rimasti a osservarle per un po’, fino a che il sole non si è nascosto dietro l’orizzonte.
Una candela illuminava il suo volto disegnandone il profilo.
Siamo rimasti in silenzio a scrutarci gli occhi, per capire cosa si nascondeva dietro quelle maschere di cera. La fiamma della candela ondeggiava e, a tratti, i nostri volti diventavano scuri. Noi continuavamo a guardare al di là.
In silenzio ci siamo alzati e, camminando, ci siamo fermati l’uno di fronte all’altra.
Le mani si sono sfiorate e la luce si è spenta.
‘“NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE”: UNA VISIONE DIVERSA
“Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale”: una visione diversa
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