MADEMOISELLE (Park Chan-Wook – Corea del sud, 2016)
Con ben tre anni di ritardo nelle sale italiane, dopo la stellare presentazione al Festival di Cannes, ecco che arriva l’ultimo spettacolare capolavoro dell’ormai noto regista sudcoreano Park-Chan Wook, già autore della splendida trilogia della vendetta (Oldboy, Mr. Vendetta e Lady Vendetta) e, passando per gli Stati Uniti, del grandioso STOKER.
L’ultima opera di Park Chan-Wook è molto diversa rispetto alle sue opere precedenti; il regista decide infatti di cambiare totalmente registro. Ciò a cui ci troviamo di fronte è una forte drama/comedy (con tanto di erotismo lesbo esplicito ma mai patinato e pungenti tocchi di black humor, appunto). Sembra proprio che in questo caso Park Chan-Wook abbia volutamente cambiato stile, sia in termini di ritmo che di messa in scena. Ma questo non vuol dire che sia un film deludente, anzi, tutto l’opposto. Trasporta l’omonimo “Fingersmith” di Sarah Waters nella Corea del 1930, sotto il dominio dell’occupazione Giapponese. Non mancheranno spie, doppi giochi, tripli inganni, torture, sesso, violenza, furti, tradimenti. Tutti elementi cari al Cinema di Park Chan-Wook, che qui in particolar modo mette in scena un’opera mastodontica, sia a livello formale che contenutistico.
Eccezionali gli interpreti: un terzetto straordinario formato da Kim Min-hee, Kim Tae-ri e Ha Jung-woo. E non che il resto del cast sia da meno, sia ben chiaro. Davvero molto strano il fatto che in Italia abbia ricevuto il divieto solamente ai 14 anni: alle volte è molto duro, cupo, cruento e violento. La tipica violenza grottesca da cinema sudcoreano che ad alcuni darà sicuramente molto fastidio. Per il resto, è un film assolutamente fantastico in ogni suo macroscopico dettaglio e quindi, sicuramente, uno dei migliori film del 2019 che entra di diritto nella top. Park Chan-Wook non delude affatto e, anzi, si dimostra ancora una volta capace di regalarci un’opera piena di pazzia, humor, follia e sesso lesbo elegantissimo. MITICO.
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