Ammazzacaffè
Scriviamo cose, intervistiamo gente

Come fare shopping in modo ecologico

da 24 Feb 2022In primo piano, Presente0 commenti

Lo shopping è un modo divertente e rilassante di prendersi cura di sé e del proprio aspetto, è un hobby che ci permette di scoprire il nostro stile personale e che ci permette di esprimere agli altri chi siamo. Lo shopping è sempre stato il passatempo preferito di molti e questo con il tempo ci ha fatto capire quanto può essere pericoloso per tutti noi, quanto uno shopping impulsivo e inconsapevole possa provocare danni a livello globale, ovvio non è colpa di chi compra troppo se il pianeta sta morendo, ma se hai la cattiva abitudine di comprare e non mettere abiti oppure indossarli e poi buttarli dopo poco allora si inconsapevolmente fai parte del problema e stai contribuendo alla morte del nostro amato pianeta.

I brand di abbigliamento quindi sono messi di fronte a due scelte, cercare di fare più soldi possibile non interessandosi delle conseguenze delle loro azioni sul pianeta, oppure quello di cercare un compromesso tra moda ed ecosostenibilità. Per questo esistono certificazioni rilasciate da enti locali o internazionali che garantiscono e certificano che un brand usa materiali che rispettano gli standard di sostenibilità ambientale e sociale. Vediamone alcuni.

Lo Standard 100 di Oeko-Tex è una delle certificazioni più famose a livello internazionale ed è un sistema di controlli e certificazioni per prodotti del settore tessili come tessuti, maglie, tessuti da casa e arredamento, abbigliamento e molto altro, per ottenere la certificazione bisogna superare molteplici test per verificare la presenza di sostanze nocive e valutare determinati requisiti ecologici, quindi questa certificazione è sinonimo di sicurezza per la salute e garantisce il rispetto di altissimi standard di qualità ed ecosostenibilità.

La Global organic textile standard (Gots) si occupa di certificare l’assenza di sostanze chimiche non conformi ai requisiti base sulla tossicità e sulla biodegradabilità e la presenza di almeno il 70% di fibre naturali provenienti da agricoltura biologica.

 l’Organic content standard (Ocs), è una certificazione promossa dall’associazione Textile exchange, che si occupa di trovare e condividere realtà meritevoli all’interno dell’industria tessile e dell’abbigliamento. L’Ocs fa da garante per tutti quei brand che utilizzano materie prime di natura organica (almeno il 5%), quindi in pratica è la conferma che i materiali usati durante tutta la produzione sono tracciati e provenienti per la maggior parte da fibre naturali.

Global recycle standard (Grs) è una certificazione che prova che i brand o le aziende produttrici utilizzano materiali riciclati. Il Grs è stato creato dalla Textile exchange e viene gestito in Italia da Icea (Istituto per la certificazione etica e ambientale) che ha il compito di dimostrare che i materiali dichiarati come riciclati (almeno il 20%) siano effettivamente ottenuti da scarti elaborati e processati ecologicamente.

Il certificato Forest stewardship council (Fsc) prova che la materia prima che viene usata dal brand proviene da foreste gestite in maniera responsabile, nel totale rispetto per i lavoratori, per gli abitanti del posto e per il territorio.

Queste sono solo alcune delle certificazioni che ci permettono di essere più consapevoli di cosa compriamo, ma ci sono anche altre soluzioni molto più semplici che ci permettono di ridurre il nostro impatto sul pianeta senza però rinunciare allo shopping. Una di queste soluzioni è evitare di comprare vestiti su internet. Se non potete proprio evitare di fare shopping online almeno evitate di ordinare una cosa alla volta magari e fate piuttosto un unico grande ordine (se non avete nulla da ordinare potete organizzarvi con degli amici per fare un ordine comune) così da limitare l’inquinamento dato dai mezzi di trasporto che vengono impiegati per la consegna. 

Un’altra accortezza è quella di non ordinare cose da molto lontano perché, come si può ben intuire, più lontano viene prodotto l’oggetto che ordiniamo più mezzi di trasporto verranno utilizzati per la consegna e di conseguenza l’impatto sull’ambiente sarà maggiore. Un altro metodo per essere più eco friendly possibili è quello di acquistare capi vintage o di seconda mano. Questo vi permetterà di fare uno shopping green e privo di sensi di colpa, anzi avrai la soddisfazione di dare nuova vita a capi, borse e accessori e in più la maggior parte delle volte risparmierai anche.

Fare shopping è associato ad inquinamento, ma grazie a piccole accortezze è possibile avere un minor impatto ambientale possibile senza dover rinunciare alla cura di tutti mali (fare shopping)

Harvey Quiliboso

Harvey Quiliboso

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ammazzacaffè è un laboratorio di comunicazione digitale che unisce studenti da tutta Italia in uno luogo virtuale dove scoprire, discutere e condividere informazione con uno sguardo sul presente dal futuro.

Altri articoli