Sempre la solita storia. Quando viaggio, in autobus o in treno o in qualsiasi altro mezzo pubblico, mi ritrovo sempre persa a osservare le persone intorno a me, tra le note di non so quale canzone in cuffia.
Stavolta è una coppia, a rubare tutta la mia attenzione.
Lui alto, capelli neri e sguardo intenso.
Lei bassina, capelli castano chiaro e due occhi azzurro cielo.
Stanno ridendo. Lui la guarda con amore e sorride insieme a lei. Sono complici, complici di un amore così sentito che si può toccare con mano. Lei gli accarezza i capelli, scrollandogli di dosso le gocce d’acqua che aveva in testa per la pioggia.
Si siedono, lei appoggia la testa sulla spalla di lui e insieme guardano fuori dal finestrino. Sembra quasi che questa giornata di pioggia scrolli via ogni accenno di tristezza dai loro occhi, quando invece in molte altre persone la tristezza la fa venire.
Lei ha un anello, forse di fidanzamento, e perché no, magari stanno per sposarsi.
Lui la guarda e sembra quasi pensare: è così bella, i suoi capelli, un po’ bagnati, le incorniciano il viso, a far risaltare quegli occhi grandi e luminosi, tanto da sembrare di cristallo.
La mano gli scivola tra quelle di lei. Ora le stringe forte, come se non volesse lasciarla mai.
Lei lo guarda e si baciano. Sembrerebbe un semplice bacio, ma i loro corpi trasmettono a me, che li osservo, un calore e un’energia che solo l’amore può trasmettere.
Non conosco la loro storia, non so chi siano, posso solo dire che da quando sono scesi, l’autobus è diventato vuoto, freddo, senza quel calore che loro riuscivano a diffondere intorno come se ci fosse il sole.
Chiara Ceppari
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