Sebbene siano trascorsi 500 anni dalla morte di Raffaello, le sue opere non sono state contaminate da alcuna ruga. Tuttora è possibile visionare, all’interno delle stanze vaticane, gli affreschi creati da Raffaello su commissione di Giulio II. In una giornata di metà dicembre (ormai dell’anno scorso) ho avuto l’opportunità di visitare le celebri stanze decorate dall’artista urbinese.
Stanza della Segnatura
Inizialmente la stanza fu adibita a studio personale del papa o biblioteca; successivamente divenne il luogo in cui il tribunale dell’Inquisizione incontrava il papa. La celebre “Scuola di Atene” è situata in questa stanza.
Stanza di Eliodoro
Qui viene rappresentata l’autorità della chiesa la cui importanza deriva da Dio. La parete più importante è quella della “Liberazione di San Pietro”, uno dei primissimi dipinti nella storia ad avere ambientazione notturna.
Stanza di Costantino
Narra la sconfitta del paganesimo da parte della chiesa cattolica cristiana. Sono ritratti quattro momenti della vita dell’omonimo imperatore romano. Tra questi vi è la “Donazione di Roma”, che rappresenta il famoso falso storico per cui sarebbe stato Costantino a concedere i primi terreni alla Chiesa.
Stanza dell’incendio di Borgo
La stanza prende il nome da uno dei suoi affreschi. L’importanza di questa stanza è interamente legata alla figura del pontefice, in particolar modo ai papa Leone, tanto è vero che i quattro affreschi simboleggiano momenti diversi della storia accomunati dalla presenza di un papa Leone. Tutti e quattro sono rappresentati con il volto di Leone X, ovvero colui che aveva commissionato le opere. È L’ultima stanza affrescata da Raffaello e era adibita a sala da pranzo.
L’ossequio nei confronti di Raffaello sarà condiviso in particolar modo a Urbino (la sua città Natale) e Roma che prenderà parte nell’omaggiare il pittore urbinese nel periodo primaverile. La mostra verrà inaugurata il 5 Marzo presso le Scuderie del Quirinale e sarà visitabile fino al 2 Giugno.
Avendo avuto l’opportunità di visitare le stanze vaticane, condivido fortemente l’idea di organizzare una giornata per andare a visitare la mostra.
0 commenti