Ammazzacaffè
Scriviamo cose, intervistiamo gente

La tremula torcia d’Ecate rivela
Le tue membra diafane,
Infrante su strade in cemento,
Tra gli indizi di piogge.

Sollevo il capo,
Ubriaco:
Sono strade gelate,
Lo so, ci sono stato
Di quelle strade che vorresti
Non esistessero,
Troppo forte è la tentazione
Di affidarci i ricordi.

E ora quelle strade
Ci scortano
Mentre ci allontaniamo,
Mentre ci congediamo,
Mossi da un piccolo iugx,
Su due scie vicine
Però parallele.

Ora pian piano perisci
Oltre la Luna Calante:
Una dama morente,
Pallida e smunta,
Ravvolta in un velo,
Con la mente smarrita,
Che va via vacillando.

Le palpebre informi
Mi trafiggon le dita,
Che si aggirano inquiete.
E giaccion solo in ricordi
Quei pleniluni esplosi
Nel cielo di un Novembre
Di troppi anni fa.

Le stelle non son più le stesse
Di quando ignoravi
I canti di letizia Eufrosina,
I capelli tinti d’Autunno.

Alessandro Sabatini

Alessandro Sabatini

Studente di Lettere, 19 anni. Appassionato di musica, cinema e letteratura. Alla  ricerca dell’essenza delle cose e del mistero dell’uomo.

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